Decidere di coltivare da soli una pianta di cannabis porta moltissimi vantaggi, sia in termini economici, sia in termini di risultati: non solo porta enorme soddisfazione ma ci permette di scegliere ciò che è più adatto alle nostre esigenze. Questa guida aiuterà certamente i coltivatori alle prime armi.
Avventurandovi per la prima volta in questa bellissima esperienza, sarà opportuno fare delle considerazioni: esistono in commercio banche del seme che offrono prodotti di ogni tipo, in grado di soddisfare la clientela più esigente. I produttori (così detti breeders) offrendo genetiche di ogni tipo, dalla cannabis terapeutica all'intenditore di marjuana vecchia scuola, usata prevalentemente a fini ricreativi. Esistono però talmente tanti tipi di semi di cannabis in commercio che si può far fatica a selezionare quello più adatto a noi. Qui troverete tutte le informazioni per aiutarvi nella scelta migliore.
CONSIDERAZIONI NECESSARIE PRIMA DI ACQUISTARE I SEMI DI CANNABIS
Ci sono vari elementi importanti da tener presente prima di scegliere e acquistare i vostri semi. Tutto dipenderà dalle nostre necessità e dalle risorse a nostra disposizione (energia, spazio, luogo, livello di difficoltà etc.)
La cannabis può essere coltivata Outdoor, all’esterno, all’aria aperta, in questo caso dovremmo tenere in considerazione il clima, l’umidità, le temperature. Ciascun seme ha necessità diverse: alcune piante potrebbero soffrire il freddo, altre amarlo; alcune amano i climi umidi, altre preferiscono quelli secchi. Informatevi sulle necessità della vostra futura pianta per una scelta ottimale.
Altre considerazioni andrebbero fatte per la coltivazione Indoor, che si in una grow box o in una serra. Quanto spazio ho a disposizione? Sebbene, a differenza dell’Outdoor, all’interno delle grow box ci siano mille modi per aggiustare le condizioni per renderle ottimali per la crescita della pianta che sceglieremo, alcune potrebbe avere caratteristiche di crescita molte elevate, per cui vi trovereste con poco spazio per gestire una pianta troppo grande. Tutti vorremmo ottenere alberi di marjuana giganteschi ma non sempre lo spazio lo permette. Un’altra caratteristica da non sottovalutare è la facilitò o meno della coltivazione: esistono genetiche ottima ma più fragili, che richiedono maggior attenzioni in termini di nutrimenti, o semplicemente più soggette all’attacco di parassiti e muffe, altre di media difficoltà, altre che possono essere definite EROICHE: ecco, se siete alle prime armi, per fare pratica, scegliete qualcosa di facile per iniziare, ad imparare si fa sempre in tempo!
- UNA LISTA DEI DESIDERI: TUTTE LE CARATTERISTICHE CHE LA VOSTRA VARIETÀ DI CANNABIS IDEALE DOVRA’ AVERE
Al di la delle questioni tecniche, che sono forse le più importanti, c’è qualcos’altro, di gran lunga più divertente, che dobbiamo fare prima di acquistare. Una lista degli effetti che vorremmo dalla nostra pianta.
Effetto, aroma, sapore: Energizzante o rilassante? Speziata o dolce? Con caratteristiche medicali, per alleviare il dolore o semplicemente per uso ricreativo? Una lista vi aiuterà sicuramente nella scelta del seme che fa per voi: in circolazione ci sono ormai ibridi in grado di soddisfare tutte le esigenze.
- CONSULTATE LE DESCRIZIONI DEI SEMI!
Sul nostro sito troverete tutte le descrizioni dettagliate per poter scegliere: su Semi24.it infatti possiamo aiutarvi a decidere con il semplice ed utilissimo tool SEEDS FINDER. Vi consigliamo comunque di leggere le descrizioni dei semi per capire meglio il prodotto che state acquistando , le sue caratteristiche le sue esigenze e perché no, anche la sua storia. Potrete inoltre avere un’idea migliore sulla produttività nel caso foste interessati alla quantità o semplicemente sul suo standard di crescita e maturazione.
CHECKLIST PER SELEZIONARE I SEMI DI GANJA
Il mondo della cannabis è immenso e variegato: esistono diversi tipi di genetiche che offrono effetti diversi, ma in generale potremmo divirle in 3 gruppi principali: INDICA, SATIVA, IBRIDO.
La maggior parte delle genetiche sul mercato sono ottimi Ibridi creati per mettere a disposizioni genetiche che rispondano a più esigenze. Qui troverete una breve descrizioni della famiglia delle genetiche in circolazione:
La cannabis indica è molto adatta al consumo serale o notturno. L’high è piacevole, corporeo e rilassante. Gli amanti degli effetti narcotici ( anche conosciuti come Couch Locking), con le indiche avranno pane per i loro denti.
Gli effetti sono per lo più sedativi e molte indiche hanno anche un alto valore medicali, possono quindi essere usate per alleviare il dolore o per aiutare a dormire. Il loro sviluppo di solito è tozzo e compatto, tendono a rimaner sotto 1,20mt di altezza, lo spazio tra gli internodi stretto e la crescita è veloce. Sono particolarmente adatte alla coltivazione in piccoli spazi.
La cannabis sativa è famosa per l’effetto energizzante, stimolante, psicoattivo. Queste varietà risultano molto energetiche ed hanno effetti cerebrali più che corporei: piacciono molto a chi cerca euforia, energia e stimolazione della creatività. Alcune genetiche sativa vengono anche classificate come "psichedeliche", a causa dell’effetto che hanno sulle funzionalità cognitive. Decisamente non adatte per chi cerca riposo e pieno relax. Sono invece consigliatissime per eventi sociali o per intraprendere progetti che richiedono creatività. Tendono a crescere alte, alcune possono raggiungere i 3mt di altezza quindi non proprio adatte ai piccoli spazi, a meno che non si consideri la coltivazione in SCROG.
La maggior parte delle moderne genetiche sul mercato sono Ibridi: questo vuol dire che parte del loro patrimonio genetico deriva dalle Indiche e parte dalle sative. E’ comune infatti trovare genetiche, per fare un esempio, con un 70% Indica ed un 30% sativa, in questo caso parliamo di predominanza indica. Al contrario 70% sativa e 30% indica viene definita a predominanza sativa. E’ importante quindi leggere le descrizioni per capire quali geni dominanti hanno ereditato perchè l’effetto finale e la loro crescita potrebbero esserne notevolmente influenzata. Queste ibridazioni spesso permetto agli amanti delle sative di riuscire a coltivare in piccoli spazi a causa dei geni indica e viceversa, agli amanti delle indiche di ottenere piante che abbiano effetti più bilanciati, senza dover rinunciare totalmente al lato creativo ed energizzante. La crescita degli ibridi è molto variegata, tutto dipende dal loro mix genetico; troverete infatti ibridi compatti, altri più slanciati, sebbene sia raro che indoor riescano a superare i 2 mt di altezza.
Altra considerazione da fare riguarda il contenuto di principi attivi e dei terpeni: quelli più conosciuti sono il THC (delta-9-tetraidrocannabinolo) ed il CBD (cannabidiolo). Insieme, tutte questi valori plasmano l’effetto finale che la pianta genera.
2. CANNABIS TERAPEUTICA E CANNABIS RICREATIVA
La cannabis può essere consumata per diverse ragioni: attualmente viene usata sempre più largamente per scopi terapeutici, per alleviare insonni, ansia e dolori. Si può decidere per una genetica che abbia elevato livello di CBD e basso o quasi nullo THC: in questo caso la pianta non offrirà un high cerebrale o i tipici effetti dello “sballo” ma agirà solo a livello medicale come antidolorifico etc. Altre genetiche possono avere un elevato CBD ma anche elevato THC (spesso usate per curare l’inappetenza) che comunque hanno anche un effetto ricreativo. Generalizzando, le varietà medicali e terapeutiche contengono un’elevata quantità di CBD, mentre si tengono su livelli di THC piuttosto bassi. Tuttavia, spetta solo a voi decidere quale cannabis può essere "medicinale". La cannabis usata invece per puro scopo ricreativo e piacere personali, ha un bassissimo livello di CBD ed un elevato livello di THC. Il livello di THC ne definisce anche la potenza dell’HIGH: scegliete una genetica con THC medio se preferite high leggeri.
3. REGOLARI, FEMMINIZZATE, AUTOFIORENTI: QUALE FA PER VOI?
In circolazione esistono vari tipi di semi. Iniziamo col dire che in natura, la pianta di cannabis regola il suo ciclo di crescita e fioritura in base alla luce solare: seminando la pianta in primavera, quando le giornate si allungano e la luce solare inonda la terra per più di 12 ore, la pianta è in fase di crescita vegetativa, non produce fiori ma sviluppa radici, foglie e fusto. Verso la fine di Agosto, quando le giornate iniziano ad accorciarsi e si hanno meno di 12 ore di luce, la pianta di cannabis femmina capisce che il suo ciclo vitale sta per finire e che l’inverno arriverà presto. E’ a questo punto che inizia a fiorire, per poter garantire la sopravvivenza dei suo geni. Le piante in natura seguono quindi il FOTOPERIODO, il ciclo della luce solare. Nella coltivazione Indoor, sono le lampade a dire alla pianta quando crescere e quando fiorire ed è per questo che in vegetativa si possono somministrare anche 19 ore di luce: impostando un timer sull'impianto di illuminazione si può facilmente regolare le fasi della pianta. Per indurre la pianta alla fioritura, le lampade andranno portate a meno di 12 ore di luce. Una variazione di questo ciclo avviene con le così dette Autofiorenti, che non seguono le ore di luce, ma semplicemente regolano il loro ciclo vitale in base ad un arco di tempo temporale ben definito. Qui trovate una breve descrizione delle tipologie dei semi di cannabis disponibili sul mercato.
Esistono 5 categorie tra le quali scegliere: semi regolari fotoperiodici, semi regolari autofiorenti (poco comuni), semi femminizzati fotoperiodici, semi femminizzati autofiorenti e semi fast femminizzati fotoperiodici.
- SEMI REGOLARI FOTOPERIODICI
I semi regolari fotoperiodici, soggetti quindi alle variazioni della luce, possono generare esemplari sia maschi che femmine. I coltivatori esperti li preferiscono, anche se devono poi selezionare e separare gli esemplari di sesso opposto per evitare l’impollinazione delle femmine, affermando che la qualità delle piante nate da questi semi e di gran lunga superiore a quella dei semi femminizzati. Inoltre possono decidere di ottenere nuovi semi impollinando le femmine. Questo tipo di seme è consigliato solo ai coltivatori di grande esperienza.
- SEMI REGOLARI AUTOFIORENTI
In circolazione esistono anche dei semi regolari che tuttavia non hanno bisogno di seguire un ciclo di luce ma che hanno un ciclo vitale temporale: sono i semi regolari autofiorenti. Tuttavia, sono poco richiesti e vengono prodotti da poche banche del seme.
- SEMI FEMMINIZZATI FOTOPERIODICI
I semi di cannabis femminizzati evitano il problema di dover riconoscere e separare gli esemplari maschi dato che tutte le piante generate da questi semi saranno esclusivamente femmine con la garanzia che produrranno fiori. Sono le femmine infatti, gli esemplari che producono cime resinose che contengono THC e CBD, quelle diciamo che interessano ai coltivatori. Questi semi possono essere coltivati sia Outdoor, seguendo il ciclo della luce solare, sia Indoor, con il ciclo di luce che sarà regolato dall’impostazione dei timer per attivare le lampade. La fase vegetativa richiede che le piante siano esposte a 18–24 ore di luce, la fase di fioritura richiede 12 ore di luce e 12 ore di buio.
- SEMI FEMMINIZZATI AUTOFIORENTI
La cannabis femminizzata autofiorente ha un ciclo vitale ben definito ed inizia a fiorire spontaneamente dopo circa 4 settimane. Le tempistiche variare in base alle varie genetiche, ma di norma, le piante automatiche fioriranno sempre in base alla loro età, indipendentemente dall'esposizione alla luce. I semi autofiorenti sul mercato sono femminizzati, così da non generare maschi ed avere brutte sorprese. Usando semi autofiorenti non occorre modificare il ciclo di illuminazione selezionando le ore di buoi e di luce. Sono piante semplici da coltivare consigliate per i meno esperti o per chi ha spazi ridotti o non ha la possibilità di utilizzare lampade. Sono tipiche sui balconi o sui terrazzi: tendono ad essere più piccole e molto più veloci delle femminizzate fotoperiodiche quindi adatte a piccole coltivazioni discrete. Le piante autofiorenti infatti rimangono piu basse e compatte, sebbene abbiamo lo svantaggio di rese meno abbondanti ed effetti meno potenti.
- SEMI FAST FEMMINIZZATI FOTOPERIODICI
Esiste ora sul mercato anche un’altra tipologia di semi, chiamati F1 o Fast Version: sono semi femminizzati fotoperiodici che rispetto al seme femminizzato di riferimento, hanno tempi di fioritura più brevi. Per chi non vuole rinunciare alla velocità (quando per esempio si coltivano genetiche con tempi di fioritura generalmente lunghi) ma che comunque preferisce il raccolto più abbondante dei semi femminizzati. Le varietà F1 Fast Version® sono versioni 100% fotodipendenti e dalla fioritura ultra-veloce di alcune delle genetiche più amate del catalogo di Sweet Seeds®. Queste nuove genetiche sono ibridi F1. Queste piante di marijuana, in coltivazioni all’interno, sono pronte alla raccolta in sole 6 o 7 settimane dal cambio di fotoperiodo a 12 ore di luce e 12 di buio, mentre in coltivazioni all’esterno anticipano la raccolta di 1 o 2 settimane rispetto alle versioni originali. Grazie alla loro fioritura veloce, queste varietà sono molto adatte alla coltivazione in zone umide, piovose, di alta montagna o con inverni freddi, particolarmente sensibili agli attacchi fungini, perché la loro raccolta riesce ad anticipare le botrytis (muffa grigia) più virulente, che decimano le cime delle piante a fioritura più lenta.
Dunque, qual’è il seme che fa al caso vostro? Se coltivate indoor, con lampade da coltivazione, i semi di cannabis femminizzati fotoperiodici sono la scelta giusta. Per chi è alle prime armi, ha spazio limitato o non ha tempo di modificare i cicli di illuminazione, la scelta migliore cadrà sui semi autofiorenti. Se poi siete bravi ed esperti, potrete certamente divertirvi con i semi regolari per creare nuove varietà ibridando le piante o per produrre talee.
4. CLIMA TEMPERATURA E UMIDITA’: UN FATTORE DA NON SOTTOVALUTARE
Non tutte le varietà di cannabis sono facilmente adattabili ai diversi climi de pianeta: in in Europa settentrionale, per coltivare all’aperto, occorreranno piante resistenti al freddo e alla pioggia e con un breve ciclo vitale per evitare che vengano attaccate da muffe. Coltivando indoor, il problema delle temperature e dell’umidità può essere facilmente eliminato, anche , se necessario utilizzando appositi strumenti quali deumidificatori etc.
5. FACILE , MEDIO, DIFFICILE
Questi sono i 3 livelli principali che troverete spesso sottolineati nelle caratteristiche dei semi che vi apprestate ad acquistare.
FACILE: alcune pianti sono resistentissime, si adattano e crescono ovunque in qualsiasi condizione, hanno bisogno di pochissime cure e non temono la troppa fertilizzazione e riuscendo a sopravvivere bene anche con pochi nutrienti. Queste piante Altre piante di livello medio tendono ad essere più robuste ma comunque hanno qualche esigenza da tenere in considerazione, potrebbero essere per esempio soggette all’attacco di muffe, aver bisogno di un pò più di cura: per farla breve possono comunque tollerare qualche errore di coltivazione e sono classificate di livello MEDIO. Poi troverete genetiche con il livello riportato come DIFFICILE: sono piante che vanno curate, temono il troppo o il troppo poco nutrimento, potrebbero essere soggette a muffe, sono a volte molto alte e difficili da gestire indoor. Ciononostante, ai coltivatori che hanno già familiarità con la coltivazione non si scoraggeranno facilmente: sanno che cure e amore alla fine è tutto ciò di cui la pianta avrà bisogno, come far crescere un figlio un pò più esigente ma straordinario.
6. COSTO
Un ultimo fattore da tenere in considerazione è il prezzo: il costo del seme può essere determinante nella scelta ma fate attenzione perchè non sempre prezzi bassi sono scelte convenienti: prezzi troppo competitivi potrebbero offriva semi scadenti, con un patrimonio genetico debole o con basso tasso di germinazione: il rischio è quello di risparmiare per ottenere cime meno potenti e raccolti più scarsi. Non lesinate sulla qualità, acquistate sempre semi da produttori rispettabili e non avrete sorprese, sicuri di poter ambire ad un eccellente risultato finale.